Le bandiere mi hanno da sempre affascinato: se da piccolo le collezionavo (vi ricordate i tappi dei succhi di frutta con le bandiere stampate sopra?) nel senso vero e proprio del termine, da adulto le ho invece studiate per scoprire dettagli che molto spesso passano inosservati e che invece forniscono una sorta di identikit dello stato che rappresentano.
Così come il look identifica le persone, le bandiere dicono infatti molto sulla storia di un paese: colori, forme e stemmi non sono infatti mai scelti per caso, ma evocano aspetti culturali e vicende storiche proprie di ogni stato.
Cosí come le persone pur somigliandosi non sono uguali, lo stesso si può dire per le bandiere. Basta prendere a titolo di esempio la bandiera del Ciad e quella della Romania, a prima vista identiche, che differiscono però per la tonalità del blu, indaco per il paese africano e cobalto per quello europeo. Oppure la bandiere del Principato di Monaco, esattamente uguale a quella dell’Indonesia ma solo più corta.
I simboli
Esistono inoltre vessilli molto difficili da distinguere tra di loro se non fosse per gli stemmi: emblematiche a questo proposito sono le bandiere di Honduras e Nicaragua, Senegal e Mali, oppure di Yemen, Egitto, Siria ed Iraq.
La simbologia all’interno delle bandiere è dunque un importante elemento di demarcazione ma ci sono tuttavia alcuni motivi comuni a numerosi stati, come la croce e la falce di luna, che simboleggiano rispettivamente la fede cristiana e musulmana, l’aquila, simbolo del potere oppure l’Union Jack, emblema del dominio coloniale britannico.
Tra gli stemmi più originali spiccano invece la gru coronata nella bandiera dell‘Uganda, la spada in quella dell’Arabia Saudita, la sfera armillare nel vessillo del Portogallo oppure due uomini in quello del Belize. Come già accennato nell’introduzione dell’articolo, ognuno di questi emblemi ha un significato ben preciso: la gru è l’animale simbolo del paese africano, la spada rappresenta la severità nell’applicare la giustizia, la sfera ricorda le scoperte fatte dai portoghesi e i due uomini (uno meticcio e l’altro di colore) alludono al carattere multietnico dello stato centramericano.
Forme e colori
Come i simboli, anche i colori hanno una valenza specifica: molte nazioni africane hanno ad esempio ripreso i colori (giallo, verde, rosso) dell’Etiopia, simbolo dell’indipendenza che il paese era riuscito a mantenere durante il colonialismo, mentre gli stati comunisti si sono identificati con il rosso e quelli islamici con il verde.
Per quanto riguarda la forma, tutte le bandiere sono quadrangolari ad eccezione di quella del Nepal, formata da due triangoli che le conferiscono un’apparenza unica nel panorama mondiale.
Queste sono solo alcune delle curiosità della vessillografia, una disciplina indispensabile per noi malati di geografia!
Mirko Marino vive a Praga ma è originario di Arezzo. È blogger e founder di mirkontinental.com dove racconta le sue esperienze internazionali. Sin da bambino ha avuto una passione sviscerata per la geografia, le bandiere e le lingue che lo ha portato a viaggiare molto in Europa e nel resto del Mondo.