In controtendenza a quanto avrebbero fatto tutti, abbiamo scelto questa immagine per aprire questo articolo. Giovedì 5 luglio 2018, stadio ‘Tullo Morgani’ di Forlì. Minuto 86: quello di Stefano Sacco potrebbe essere l’Urlo di Tardelli per la piccola Folgore di Falciano, squadra vicecampione uscente del campionato calcistico di San Marino 2017/18, che sta per abbracciare un sogno: il passaggio del primo turno preliminare di Europa League. L’avversario di turno è anch’esso secondo classificato nel suo Paese, Andorra, e si chiama Engordany. All’andata era finita 2-1 proprio per i rivali di lingua catalana. Tutto questo mentre a Bala, in Galles, si stava consumando un vero e proprio miracolo sportivo: il Tre Fiori, terzo classificato a San Marino, dopo aver vinto per 3-0 all’andata con i britannici, al ritorno si difende e incassa solo un gol. È la prima volta che una squadra sammarinese passa un turno europeo e al ‘Morgagni’ si respira aria di impresa: se anche la Folgore passa, al 5 luglio come minimo viene dedicata una strada in qualche angolo dei nove castelli del Titano. Dopotutto, gli andorrani sono poca roba e il suo giocatore più rappresentativo, quel nazionale guineano Larsen Toure che in Ligue 1 esultò con la maschera di Tobi del manga Naruto, non vede la porta nemmeno con il binocolo.
Queste breve storia triste termina all’ultimo secondo dell’ultimo minuto di recupero: incredulità e stupore gelano tutti a Forlì quando un difensore della Folgore, su cross andorrano, se la butta dentro di testa. È 1-1, triplice fischio dell’arbitro faroense Høvdanum, stadio impietrito, gli andorrani esultano e non sanno nemmeno come fosse stato possibile. Per loro passaggio di turno al debutto europeo, per poi venire asfaltati dopo dai kazaki del Kairat.
Riavvolgendo il nastro, l’estate del 2018 in ogni caso è stata quella delle ‘notti magiche’ sammarinesi: forse mai come in questo periodo si è parlato così tanto del calcio del Titano. L’impresa del Tre Fiori con il Bala Town, firmata all’andata dalle reti di Procacci e Vassallo precedute dall’autogol di Miley, è andata su tutti i giornali. Per la prima volta a lavoro, al bar, in giro, ho sentito in Italia gente che parlava del calcio sammarinese. Incredibile. Chissà cosa sarebbe successo se a Forlì non ci fosse stato quel maledetto autogol.
E poco importa se gli sloveni del Rudar Velenje si siano pappati il Tre Fiori al turno successivo con dieci reti complessive (sette in casa e tre a Forlì). C’era da aspettarselo, va bene così.
L’operazione marketing europea del calcio sammarinese è stata ingente e accompagnata dalla fortuna dei risultati. Non abbiamo ancora parlato del fenomeno de La Fiorita, i campioni del torneo calcistico di San Marino 2017/18, partecipanti al turno preliminare di Champions League. Partite che si sono disputate al Victoria Stadium di Gibilterra e alle quali erano presenti i primi classificati di Kosovo, San Marino, Andorra e Gibilterra stessa. La Folgore sfrutta la visibilità della cosa e il nome della competizione per fare del marketing: arruola, come negli anni passati, un redivivo Damiano Tommasi che, nonostante gli anni, porta ancora esperienza e qualità. Poi tramite i social chiede a Usain Bolt di aggregarsi al proprio team, ma il giamaicano più veloce del mondo ha altro a cui pensare. Accetta la sfida il conduttore televisivo Alessandro Cattelan, difensore dal buon piede e tesserato con il Derthona. Niente da fare invece per il giornalista Alessandro Alciato di Sky, al quale viene negato il trasferimento. Tutto questo fa parlare e, nell’epoca dei media, diventa virale. La gente scopre che a San Marino si gioca un campionato di calcio riconosciuto dalla Uefa. Sul web si trovano in vendita magliette delle squadre locali a prezzi esorbitanti: si arriva addirittura chiedere 70 euro per quella con il nome di Cattelan o Tommasi.
L’esito estivo de La Fiorita è però deludente, subito fuori dal Lincoln FC di Gibilterra in un 2-0 con partita secca. Poi secondo turno di Europa League con batosta in Lettonia per 7-0 e 0-3 in casa da parte dello Spartaks Jurmala. Cattelan in questo caso è già in vacanza. Gli è bastato il minuto giocato sotto la rocca di Gibilterra.
E se anche il Tre Fiori aveva il suo nome ‘pop’ rappresentato dall’ex Campione del Cuore Sossio Aruta (48 anni!), alla Folgore di Falciano va il plauso dell’aver mantenuto un profilo basso e, nonostante questo, aver sfiorato il miracolo.
A livello tecnico sotto il Titano c’è da crescere molto. Ora però, con un’estate così, c’è solo bisogno di fare meglio e, chissà, arrivare a poter almeno giocarsela ad armi pari con una buona parte di formazioni calcistiche europee.
Giornalista, classe 83, da sempre appassionato di geografia. Si divide tra l’Emilia e la Toscana, tra la cronaca e il marketing, tra il lavoro e le sue passioni. Ha fatto il direttore di giornale web, scritto su quotidiani cartacei, lavorato in tv e radio, ma pensa che le sfide non siano ancora terminate. Malati di Geografia è l’ennesima, grande, avventura editoriale.
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